domenica 5 giugno 2011

Blasoni




Tutti i paesi della provincia di Avellino, che ammontano a centodiciannove, nel passato erano catalogati con uno o più motti coloriti, che gli studiosi hanno denominato blasoni popolari . Sono nomignoli scherzosi, che tendono a deridere gli abitanti dei paesi. Quindi si tratta di una caricatura, che ha il solo scopo di sbeffeggiare e mettere in ridicolo. Sono soprannomi appioppati dai residenti di un paese ai residenti dei paesi limitrofi, tradizionalmente avversi. Buona parte dei motteggi nacque certamente dallo spirito di campanilismo che animò nel passato i rapporti tra i nostri piccoli agglomerati. Il maggior numero di essi è stato riferito dai singoli informatori, originari o degli stessi paesi (pochi) oppure dei paesi viciniori (i più). La memoria di questi attributi popolari è quasi scomparsa; sopravvive solo nel ricordo di pochi settantenni o ottantenni.

Si riportano qui di seguito i blasoni popolari dei paesi della nostra Irpinia al completo. Per ora ci limitiamo a riferirne uno solo per ogni centro abitato, quello più comune e più caratterizzante. Una apposita pubblicazione, che vedrà la luce a breve, sarà più esaustiva (ogni comunità vantava più di un blasone!), arricchita anche da filastrocche canzonatorie, chiamate dagli antropologi rappresaglie cantate . Neanticipiamo un piccolo campione, riguardante il nostro capoluogo: Avellino: Spogliacristi (scrocconi); Culacchiùti (dal culo grosso), Cucchialùti (col fondoschiena a forma di cucchiaio), Carrozzieri (cocchieri), Mbrellìni (vanitosi e fatui), Paccottàri o Cartocciàri (defecavano in casa nei coni di carta, ‘o cartoccio, ‘o cuoppo, che poi gettavano nelle siepi, ma per lo più nel fiume). Ecco alcuni detti:

Avellinési, fàvezi e curtesi !

Avellinu, pisciaturu r'Italia (per le frequenti piogge).

1. Aiello del Sabato (aiellesi) Mangiacacciuòtteli (che mangiavano i cuccioli di cani)

2. Altavilla (altavillesi) Cacapignàte (che defecavano nelle pignatte)

3. Andretta (andrettesi) Mbezzecùsi (cavillosi, attaccabrighe)

4. Aquilonia, (aquilonesi) Arrerupasànti (dirupasanti)

5. Ariano Irpino (arianesi) Coppulappìsi: (dai berretti a sghimbescio)

6. Atripalda (atripaldesi) Cachiéri (per i bisogni andavano sulle rive del Sabato)

7. Avella (avellani) Cipollàre (produttori e di cipolle)

8. Avellino (avellinesi) Spogliacristi (scrocconi)

9. Bagnoli Irpino (bagnolesi) Cammenanti (commercianti girovaghi)

10. Baiano (baianesi) Puntellàre (fornitori di pali per puntellare i vigneti)

11. Bisaccia (bisaccesi) Vrecchipànni (dalle orecchie a sventola)

 
12. Bonito (bonitesi) Migliazzàri (si cibavano di migliazza , pizza di farina di miglio , imbottita di ciccioli di maiale)


13. Cairano (cairanesi) Chiantacòppule (coltivatori di peperoni)

14. Calabritto (calabrittani) Scazzaprùcchi (schiaccia pidocchi)

15. Calitri (calitrani) Menaprète (perché buttavano pietre nell'unico pozzo che sorgeva in territorio di Cairano)

16. Candida (candidesi) Chiuovarùli (fabbricanti di chiodi, fabbri)

17. Caposele (caposelesi) Mangiafichi (produttori e ingordi di fichi)

18. Capriglia Irpina (caprigliesi) Scorciacucci (scuoia conigli)

19. Carife (carifani) Mbastacréta (modellavano caraffe di creta)

20. Casalbore (casalboresi) Zellùsi (tignosi; pretestuosi )

21. Cassano Irpino (cassanesi) Mangialupìni (ingordi di lupini)

22. Castelbaronia (castellesi) Segacòrne (con i corni di buoi e montoni, costruivano oggetti di osso, come i pettini)

23. Castelfranci (castellesi) Castigu r' Diu , quasi uno dei flagelli di Dio

24. Castelvetere sul C. (castelveteresi) Scanzazànghi (per le vie fangose, i castelveteresi si rimboccavano i calzoni per non infangarsi)

25. Cervinara (cervinaresi) Graunàri (carbonai)

26. Cesinali (cesinalesi) Jàlli ‘e massaria (altezzosi, superbi)

27. Cianche (chianchesi) Chiangarùli (storpiando il nome del paese Chianche, frequentatori di chianghe , beccherie;

28. Chiusano S. Domenico (chiusanesi) Asciuoli (fischiettano come assiuoli)

29. Contrada (contradesi) Li cani

30. Conza della Campania (conzani) Sponzaruospi (mangia rane)

31. Domicella (domicellesi) I galoppini (gente adusa ai viaggi; faccendieri)

32. Flumeri ( flumeresi) Affumecàte (che vivono nella nebbia)

33. Fontanarosa (fontanarosani) Cacallèrta (precipitosi; altri: pigri al punto da infastidirsi anche al solo calarsi le brache)

34. Forino (forinesi) Spurtellàri (costruttori si sporte)

35. Frigento (frigentini) Nasipizzùti (dal naso affilato dal freddo che imperversa nel paese che è situato ad alta quota)

36. Gesualdo (gesualdini) Craparieddi (caprai)

37. Greci (grecesi) Santascurciùgni (scorticasanti, spellano il prossimo)

38. Grottaminarda (grottesi) Votacòppela (voltagabbana, perché cambiarono il loro patrono: da San Giacomo a San Tommaso d'Aquino)

39. Grottolella (grottolesi) Peponàri (venditori di peperoni tritati)

40. Guardia dei Lombardi (guardiesi) Ciangulùni (bracaloni, sciattoni; semplicioni)

41. Lacedonia (lacedoniesi) Viccifàtui (scioccamente boriosi, simili a tacchini)

42. Lapio (lapiani) Mangiàgli (gran mangioni di agli; poveri)

43. Lauro (lauretani) Puzinielli (impiegati in camicia e polsini; Lauro era il centro del Principato, dotato di uffici pubblici)

44. Lioni (lionesi) Annigliàti (avvolti dalla nebbia)

45. Luogosano (luogosanesi) Mangiamarruchiélli (mangia lumache)

46. Manocalzati (manocalzatesi) Zucculìlli o socchélle (fabbricanti di zoccoli)

47. Marzano di Nola (marzanesi) V ozz'appese (gozzuti, perché bevevano acqua di pozzo, che, così si credeva, era ricca d'olio).

48. Melito Irpino (melitesi) Mangiaruospi (per l'abbondanza di rane nel corso del fiume Ufita che attraversa il paese)

49. Mercogliano (mercoglianesi) Pecoràri (che pascevano le pecora sopra Castello)

50. Mirabella Eclano (mirabellesi) Piattàri (rigattieri)

51. Montaguto (montagutesi) Mangiacoteca (mangia cotenna di maiale)

52. Montecalvo Irpino (montecalvesi) Mbriacùni (beoni)
53. Montefalcione (montefalcionesi) Mangiàgli (mangiatori di agli)

54. Monteforte Irpino (montefortesi) Carrabbàri (fabbricatori di barili)

55. Montefredane (montefredanesi) Facciatìnti (scuri di pelle)

56. Montefusco (montefuscani) Sciugulacchiàni (perché per scendere giù a Santa Paolina, i montefuscani scivolavano col culo per terra; oppure perché una volta parte del paese franò a valle)

57. Montella (montellesi) Faccistuorti (voltafaccia; che guardano biechi perché non vogliono incrociare lo sguardo di altri).

58. Montemarano (montemaranesi) Culirùssi (le donne indossavano gonne rosse)

59. Montemiletto (montemilettesi) Votacòppola (che mutano facilmente parere)

60. Monteverde (monteverdesi) Faccisciàline, facceggiàlle (dall'incarnato pallido)

61. Montoro Inferiore (montoresi) Cipullàri (produttori di cipolle)

62. Montoro Superiore (montoresi) Canijànchi (cani bianchi)

63. Morra De Sanctis (morresi) Mangiatrippe (ingordi di trippa)

64. Moschiano (moschianesi) Faccistuorte (diffidenti, perché situati in una zona isolata; voltafaccia, inaffidabili)

65. Mugnano del Cardinale (mugnanesi) Subressatàre (confezionano salumi )

66. Nusco (nuscani) Li pacci (matti; estrosi)

67. Ospedaletto d'Alpinolo (ospedalettesi) Cupetàri (fabbricanti di torroni)
68. Pago del Vallo di Lauro (paghesi) Pavajuoli, scauzùni (che andavano per lo più scalzi)

69. Parolise (parolisani) Scorciapatàne (sbuccia patate)

70. Paternopoli (paternesi) Vocche r' nfiernu (bocche maligne dell'inferno)

71. Petruro (petruresi) Perturìsi (storpiando il nome del paese, come a dire, per scherzo, abitanti di pertugi, dimoranti in tuguri)

72. Pietradefusi (pietradefusani) Capicuotti (dalla testa bruciata)

73. Pietrastornina (pietrastornesi) ‘E camerère (le donne si offrivano a Napoli come balie)

74. Prata P. U. (pratesi) I cèci (sempliciotti)

75. Pratola Serra (pratolesi) Ciucciàri (commercianti di bestiame)

76. Quadrelle (quadrellesi) Nugliàre (confezionavano noglie , salumi )

77. Quindici (quindiciani) Curtellàri (facili a impugnare il coltello)

78. Roccabascerana (rocchesi) Giacchettàri, (perché confezionavano giacche)

79. Rocca San Felice (rocchesi) Mufetàri (dal maleodorante odore della Mefite)

80. Rotondi (rotondesi) Li tunni (i tonti)

81. Salza Irpina (salzesi) Solachianielli (riparatori di scarpe)

82. San Mango sul Calore (sanmanghesi) Mangiafìcu (produttori e ingordi di fichi)

83. S. Martino V. C. (sammartinesi) Martinàri (gente prepotente, intrigante)

84. San Michele di Serino (sammichelesi) Vurgiùti (gozzuti: la diffusione del gozzo era dovuta all'alimentazione basata sul consumo di cavoli)

85. San Nicola Baronia (sannicolesi) Peparulàri ( perché negli orti coltivavano peperoni)

86. San Potito Ultra (Sampotitesi) Sfuttitùri (beffeggiatori)
87. San Sossio Baronia (sossiani) Capegruosse (teste grosse)

88. S. Lucia di Serino (liciani) Menestràri (per l'abbondante produzione di verdure)

89. Sant'Andrea di Conza (santandreani) Jettacàntari (svuota-orinali)

90. S. Angelo All'Esca (santangiolesi) Orgiùti (gozzuti): il diffuso difetto era attribuito all'ingestione di un'acqua locale che conteneva una sostanza nociva.

91. S. Angelo a Scala (santangiolesi) Sirùnti (unti d'olio, per la produzione di olive)

92. Sant'Angelo dei L. (santangiolesi) Strazzaguàndi (dai guanti laceri, spocchiosi e spilorci)

93. Santa Paolina (santapaolinari) Ciuccàri (mercanti di asini)

94. S. Stefano del Sole (santostefanesi) Làene , Liàne (senza spina dorsale, molli come le fettuccine fatte in casa)

95. Savignano Irpino (savignanesi) Mangiachecozze (produttori e mangiatori di zucche)

96. Scampitella (scampitellesi) Scasciacallàre (irosi e rompi tutto)

97. Senerchia (senerchiesi) Pieripelùsi (polemici, petulanti)

98. Serino (serinesi) Chiantavruòcculi (seminatori di broccoli)

99. Sirignano (sirignanesi) Mangiarolle (mangia erbe, vegetariani)

100. Solofra (solofrani) Stritt'e mànu (spilorci)

101. Sorbo Serpico (sorbesi) Mulunari (mugnai)

102. Sperone (speronesi) Cucciulùni (teste di coccio, testardi e stupidotti)

103. Sturno (sturnesi) Ruospe re pandàne (rospi di pantano)

104. Summonte (summontesi) Culapierti (perché chini a raccogliere le castagne)

105. Taurano (tauranesi) Figli e' muonici (per la presenza di un convento di di monaci culturalmente molto attivi)

106. Taurasi (taurasini) Cugliùti (erniosi)

107. Teora (teoremi) Scardalàni (cardatori)

108. Torella dei Lombardi (torellesi) Cucuzzàri (coltivatori di zucche)

109. Torre Le Nocelle (torresi) Cansirri (zoticoni). Il canzìrro in dialetto campano è il bardotto, generato dall'accoppiamento di un cavallo con un'asina. Il termine starebbe per duri come muli .

110. Torrioni (torrionesi) Giappunìsi (forse perché attaccabrighe, maneschi; altri: gente strana, bizzarra, fuori dal comune)

111. Trevico (trevicani) Mangiapatàne (consumatori di patate)

112. Tufo (tufesi) Nzaccanigliàri (insacca nebbia)

113. Vallata (vallatesi) Lenguestorte (per la parlata unica praticata nel posto)

114. Vallesaccarda (vallesaccardesi) Mangiapatàne (vi si producev a gran quantità di patate)

115. Venticano (venticanesi) Crapàri (caprai)

116. Villamaina (villamainesi) Trippeggiàlle, Trippesciàlene (perché mangiatori di una qualità di pere, dalla forma di trippa, la sacca dello stomaco, e maturano e diventano gialle nell'invernata).

117. Villanova del Battista (villanovesi) Purcarìa (storpiando l'antico nome di Polcherino)

118. Volturara Irpina (volturanesi) Mbriacùni (avvinazzati)

119. Zungoli (zungolesi) Pezzienti (poveri)

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